Epidemiologia
    In Italia le malattie reumatiche colpiscono 5 milioni e mezzo di abitanti, cioè un decimo della popolazione. 
      L’artrosi è di gran lunga l’affezione più frequente fra i pazienti reumatici.In Italia, infatti, rappresenta da sola il 72.6% delle malattie reumatiche. 
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      Età 
      L’artrosi va progressivamente aumentando di frequenza con il progredire dell’età anche se il vero meccanismo, per il quale tale correlazione si verifica, è tutt’oggi poco conosciuto. E’ infatti ancora irrisolto il problema della distinzione anatomica fra artrosi senile ed invecchiamento fisiologico della cartilagine articolare. 
      Tale aumento tende ad essere aritmetico fino a 50-55 anni e di tipo geometrico, specie per le donne, dopo i 55 anni.  
      Dopo i 60 anni le percentuali di frequenza della patologia ricordano orientativamente, come gli Autori indicano a fine mnemonico, il numero degli anni: a 60 anni il 60% ca., a 70 anni il 70% ca., a 80 anni l’80% ca.. 
      Nei soggetti più anziani il numero delle articolazioni colpite e l’entità del danno artrosico rimane pressoché costante nel tempo. 
    Va anche segnalato come spesso il quadro clinico rilevato è di minore gravità rispetto a quello che, in presenza di analoghe o minori alterazioni radiologiche, si rinviene nei soggetti più giovani: può forse riscontrarsi nell’anziano un quadro clinico più persistente nel tempo ed il singolo episodio algico durare più a lungo, ma la sintomatologia dolorosa accusata è quasi sempre di minore entità. 
    Sedi articolari colpite 
      Non c’è univocità di vedute sulle sedi più frequentemente compromesse dall’artrosi. 
      Secondo alcuni Autori sono le mani, secondo altri sono i piedi, secondo altri ancora la colonna vertebrale. 
      Le percentuali di frequenza della localizzazione artrosica vengono riferite da diversi Autori e sono pressoché sovrapponibili.  
     
    Frequenza della localizzazione artrosica 
    
      -           colonna lombare 33%
 
      -           colonna cervicale 30%
 
      -           ginocchio 27%
 
      -           anca 25%
 
      -           colonna cervicale in toto 24%
 
      -           più articolazioni 13.9%
 
      -           mani 11%
 
      -           altre sedi 10%
 
      -           piedi 9%
 
      -           colonna dorsale 0.9%
 
     
    Più genericamente si possono riunire in tre gruppi le sedi articolari colpite dall’artrosi, a seconda che lo siano con “elevata”, “media” e “bassa” frequenza. 
    Sembra accertato che, in rapporto all’età, alcune articolazioni siano colpite con particolare frequenza. Precocemente interessata (sotto i 30 anni) è la colonna vertebrale; dopo i 30 anni l’articolazione del ginocchio; dopo i 40 le articolazioni della mano, anca e piede.  
    In rapporto all’età anche il numero di articolazioni colpite è diverso e generalmente va aumentando con il trascorrere degli anni. 
    Sesso 
      L’artrosi colpisce più frequentemente le donne che gli uomini. 
      Tale frequenza è più evidente dopo i 55 anni quando si riscontra il maggior numero di casi di artrosi mentre prima, e soprattutto fino ai 45 anni, l’artrosi colpisce più frequentemente gli uomini. Tra i 45 ed i 55 anni la frequenza è pressoché uguale nei due sessi. 
      La precocità di insorgenza negli uomini può essere ricondotta all’attività lavorativa; nelle donne il più frequente riscontro dopo i 55 anni può invece dipendere da alterazioni del metabolismo osseo riconducibile a modificazioni ormonali 
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